Harold, animo poetico e visionario, parlava di Watsu come di un'arte, un'arte molto creativa e affascinante perché ha a che vedere con l'umano che porta con sé una notevole complessità.
Non mi sembra di fare una forzatura pensando che Watsu e la poesia abbiano elementi in comune, non solo perché il suo fondatore era un poeta, ma per alcuni aspetti che provo a descrivere.
All'interno del seminario Inner c'è una parte relativa a "Watsu e nascita" che quest'anno non è stato possibile esplorare in acqua. Sono comunque accadute nascite interiori e sono venute alla luce alcune creazioni interessanti.
Come è oramai consuetudine, la Giornata Mondiale dell’Acqua coincide con l’inizio della Settimana Mondiale di Watsu. Per ovvie ragioni quest’anno l’organizzazione ha dovuto modificare un po’ i programmi e trovare soluzioni creative. Pubblichiamo la lettera, tradotta in italiano, che è stata inviata dal team organizzativo internazionale.
Un segno di ripresa che ci dà particolarmente gioia ad annunciare, è l’incontro di Fine Percorso WATSU® che come sempre completa con una grande celebrazione il Percorso Formativo dei nostri allievi. A fine luglio, nell’incantevole scenario di Sasseta Alta, ci troveremo a festeggiare 14 allievi che si apprestano a diventare Professionisti.
L’analogia tra il pensiero Zen e la pratica del Watsu è straordinaria! Lo Zen, alchimia di comportamenti e di pratiche che puntano direttamente al cuore e alla mente di chi lo pratica, ha origini nelle scuole buddiste del Giappone. Lo si ritrova nei tocchi consapevoli dello Shiatsu, nel rigore compositivo dei giardini di sabbia, nella consapevolezza del qui e ora che governa le arti marziali e la vita dei monaci Zen che sono dei veri tirocini di consapevolezza.