WIN 51 - Watsu in oncologia

Negli ultimi decenni in Occidente si sta assistendo a una sempre più rapida espansione dell'approccio olistico e delle pratiche Mente-Corpo anche in ambito sanitario, considerando il paziente soggetto attivo in grado di contribuire con gli atteggiamenti mentali e con le emozioni, a mobilitare le proprie capacità di benessere.

Le discipline olistiche e bio-naturali supportano e aiutano il paziente ad attivare le proprie risorse interne ed a sviluppare una nuova forma di consapevolezza di sé e del proprio benessere. La modificazione degli stati e degli atteggiamenti mentali, unitamente a specifiche pratiche di consapevolezza, svolgono nei confronti della sofferenza un’importante azione e, in ambito medico, contribuiscono a rendere l’intervento farmacologico meno sofferente.

Oggi, nei due centri oncologici fra i più prestigiosi al mondo “MD Anderson Cancer Center” di Houston e “Memorial Sloan Kettering Cancer Center” di New York sono già inserite metodiche derivanti dalle pratiche Mente-Corpo come la meditazione, lo yoga ed il qi gong. Partendo da queste esperienze mi sono domandata: perché non provare anche con il WATSU? Cosa comporta l'inserimento della pratica Watsu nel modello olistico in oncologia? Quali sono i benefici per il paziente che affronta una diagnosi di tumore?
Sulla scorta di queste domande si è sviluppato il progetto “tecniche di rilassamento in acqua per il benessere e il riequilibrio tra mente e corpo per pazienti oncologiche” in collaborazione con Loto Onlus che ha permesso  di svolgere l'esperienza con i pazienti dell’Ospedale presso cui opera.
Il progetto intende promuovere la diffusione, l'integrazione e l'inserimento di WATSU in ambito sanitario e sociale, nel trattamento a supporto ed integrazione della medicina convenzionale agendo in modo da aumentare un senso generale di rilassamento, benessere e ottimismo che può giovare alla cura nel suo complesso.
Inoltre,  si propone di valutare l'efficacia del Watsu nell'accompagnamento dei pazienti nelle diverse fasi della cura con raccolta dati sullo stato fisico ed emotivo dei pazienti trattati; i dati vengono raccolti attraverso la somministrazione di un test da parte di una psicologa specializzata in tecniche mente-corpo per la tracciabilità, veridicità ed imparzialità dei dati.
L'obiettivo è quello di sviluppare una casistica documentata che potrà in futuro permettere di applicare il metodo Watsu in altre realtà ospedaliere.
È una grande opportunità che abbiamo per far vedere il nostro lato umano ma soprattutto per informare sulla pratica del WATSU nell'affiancare i percorsi di cure previsti dalla medicina ufficiale all'interno dell'Azienda Ospedaliera per il benessere del paziente.
Il progetto è già attivo da tre mesi grazie alla disponibilità di "Mare termale bolognese" (la piscina che ci ospita), a volte è stato chiesto un aiuto a persone specifiche che ringrazio ma c'é bisogno di te! Se sei uno studente di watsu (che abbia frequentato Watsu 2 con esito positivo ed almeno altre 200 ore di corsi acquatici) potresti collaborare con una donazione di sessioni a pazienti oncologici, che ci permetterà di continuare e completare il progetto.  Se hai queste caratteristiche puoi scrivere a Eleonora Costa Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Watsu Italia Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
Grazie mille per esserci e per tutto quello che fai... sempre.

Autore: Eleonora Costa

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